martedì 15 giugno 2010

Archetipi da spiaggia (non posso non sbizzarrirmi)

In spiaggia, mi sembra, l'essere umano cambia colore. E non solo perchè, magari, se è fortunato e c'ha il fototipo adatto, s'abbronza adeguatamente, ma perchè il grigio esteriore ed interiore, dominante in città, lascia prontamente il posto ad una versione variopinta di sè, allegra, scoppiettante, più o meno impietosamente in costume.
La spiaggia a pagamento è una platea preferenziale di osservazione per l'appassionato di antropologia. Lì, tra fisici asciutti (in minoranza) e culi cellulitici (in schiacciante maggioranza) fa il loro trionfale ingresso, con tanto di sfilata sulla passerella, colui con il quale o senza il quale, il mondo resta tale e quale:

IL PLURITATUATO

Di età indefinibile, ma prossima ai 40, pelato, il pluritatuato di solito giace sul lettino con 5 flaconi di olio solare rovesciati sul corpo depilato, decorato con 10 simboli maori dislocati su gambe e braccia, 3 dragoni su scapole, inguine e fondoschiena, 1 araba fenice al centro del torace, immancabile bracciale sul bicipite. Ogni quarto d'ora si gira per esporre al sole l'altro lato del corpo, secondo i canoni dell'abbronazatura a regola d'arte.
Non segue il consiglio di evitare l'esposizione da mezzogiorno alle quattro, come potevate facilmente intuire. Nel lettino di fianco a lui arrostisce la sua ragazza, mono o pluri-tatuata, unghie manicurizzate con smalto shock; capello in genere corto e mascolino, chissà perchè; piercings più o meno a vista; talvolta, ma non sempre, topless.

Qualche lettino più in là troviamo la STRAFIGA FUORI TEMPO MASSIMO, che ha fatto della forma fisica e del colorito di terracotta la propria ragione di vita. Pelle completamente glabra, risultato di temibili sedute al napalm atte a debellare ogni bulbo pilifero nell'arco di chilometri, la nostra sembra non preoccuparsi della propria aria malsana, palesata da profondi solchi nell'interno-braccia e da rughe da cottura prolungata ad alte temperature un po' su tutto il corpo. Ma non se ne cura, si bea del proprio aspetto convinta di essere una STRAFIGA. Contenta lei.

Qualche fila più dietro, sempre all'ombra sotto l'ombrellone, siede imperiosa sulla poltrona da regista LA SIGNORA ANZIANA MOLTO PETTEGOLA. é ferratissima su tutti gli highlights della spiaggia: la tal coppia ha litigato,il tal padre di famiglia è in ferie da lunedì, la tal sposina è sicuramente incinta, il tal bambino, di solito suo nipote, è bravissimo a nuotare. Alle 11.00 se ne va perchè deve grattugiare il formaggio, e fino alle 5 di pomeriggio non la rivedi. A quanto pare è molto brava ad ottimizzare i tempi per la raccolta di infos.

Nell'ombrellone a fianco sta la SCIURA CHE NON LAVORA FUORI CASA. La poverina, spesso dotata di prole esigua ma agguerrita (di solito gli 1,3 figli della media italiana di qualche anno fa), si passa al mare le intere vacanze estive dei figli, invidiatissima da tutte le madri lavoratrici da week-end e basta. Al sabato pomeriggio arriva il marito che sbarca in spiaggia direttamente in giacca e cravatta, ripone l'Ipad nella valigetta con la cinghia avvinghiata alla sdraio, fa un paio di tuffi con i figli, si riattacca all'Ipad. Lei nel frattempo chiacchiera amabilmente di cose rigorosamente inutili con le co-bagnanti, in attesa che il marito molli l'"aggeggio infernale" e vada a slegare la barca, per un meritato giretto&tuffo in mezzo al mare.

LA RAGAZZA COL FISICO PERFETTO

La spiaggia è il suo habitat, perciò è normale avvistarla. Fisico asciutto, pelle ambrata, pancia inesistente, piercing ombelicale molto esistente, è naturalmente dotata di fidanzato-ken da compagnia, nonchè di uno stuolo di amici-spasimanti fedeli seguaci della regola dell'amico di Max Pezzali. Waterproof nell'anima, riesce a non rovinarsi la piega nemmeno dopo 100 tuffi carpiati, stupendo le comuni mortali sempre alle prese con capelli stopposi. dopo un po' però, riesci a trovarle un difetto: una sottilissima cicatrice che si è procurata praticando free-climbing.


(to be continued...e siamo a 2)

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