sabato 29 maggio 2010

Una splendida giornata

Il week end lungo "sole&mare" procede bene. L'acqua è ancora freddina, ma domani tenterò di lanciarmi coraggiosamente tra i flutti. La sensazione di pace che regala (ehm no, la pago profumatamente!)Monterosso resta sempre ineguagliabile. Il Pik oggi in spiaggia si è intrattenuto con una mia vecchia clessidra, rimanendo come ipnotizzato alla vista delle pale che giravano vorticosamente al passaggio della sabbia, e questo mi ha consentito di restare sdraiata al sole senza interruzioni per un discreto lasso di tempo. Ovviamente quando ci rechiamo al mare la crema protettiva per lui è un must e per me un optional; pensate che, stando alle istruzioni, bisognerebbe applicarla addirittura a casa, affinchè trascorra almeno un quarto d'ora prima dell'esposizione al sole. Si, e io me ne vado in giro con i vestiti appiccicati alla pelle!Perchè ovviamente il discorso crema mi viene sempre in mente prima di uscire, e di tempo per farla assorbire non ce n'è. é una lose-lose situation, insomma. Comunque, nei momenti migliori me ne metto il minimo sindacale su scapole e décolleté, mentre sul Pik l'applicazione è sempre certosina, fin dietro le orecchie, per intenderci. Risultato: mi scotto sempre. Pazienza, il Pik invece è perfettamente protetto, e questa è la cosa importante!Comunque, al di là del bruciore alla schiena e sulla pancia, per il resto la giornata è stata veramente ok. Oggi io, il Pik e la nonna siamo stati al ristorante ed abbiamo degustato un'insalata di mare; sottolineo degustato: l'insalata era ottima, ma conteneva: 10 foglie di rucola; 4 moscardini; 3 pomodorini ciliegia; 2 cozze; un gamberetto. Uno. Io adoro i gamberetti. Il tutto per la modica cifra di 12 euro. Sigh. Al bar dove vado in pausa pranzo le foglie di rucola non si contano e i gamberetti adagiati sopra a volte superano la decina. Si. E pazienza se son quelli industriali nei barattoloni, sono appetitosi comunque. In ogni caso per placare l'appetito mi sono buttata sul pane, che quello era disponibile a volontà. La selezione di musiche ha reso felici le orecchie della mia genitrice: Luis Armstrong (che per inciso sto ascoltando ora), Elvis Presley e Billie Holiday. Back to the fifties, ogni tanto ci può stare. Devo specificare che era un locale di gran classe? In ogni caso a guastare l'atmosfera idilliaca ci ha pensato il Pik, che oggi era particolarmente ipercinetico. Per fortuna una cameriera compassionevole ha deciso ad un certo punto di omaggiarlo di una serie di chiocciole di mare e conchiglie con cui ha potuto trastullarsi, distendendo i nervi di mamma e nonna. Dopo il semifreddo alla tequila mi sono alzata con il morale alto: anche quello era divino, e il ripensare al sapore del gamberetto era già un piacere in sè. Come diceva Leopardi no?
Comunque. Secondo round in spiaggia, stesso sole, stesso mare. Arrossamento in diminuzione e abbronzatura in aumento. Verso sera il Pik aveva già raccolto l'intero parco-vetrini della battigia, ed io mi ero totalmente immersa nel fantastico mondo di Anna Karenina, tutto balli e tulle e zero piatti da lavare. Davanti a me stazionava una madre di famiglia intenta a punzecchiarsi i peli incarniti, mentre la prole, per attirare l'attenzione, attentava alla vita di mio figlio lanciando sassi di dimensioni impossibili dentro un canaletto che in quel punto sfocia nel mare, in cui il Pik stava facendo navigare un pezzo di plastica già barca-giocattolo. Ad un certo punto il Pik fa conoscenza con una piccola americana. Il linguaggio dei bambini è universale e cominciano a giocare simulando una battaglia navale. Tutto bene finchè l'Italia non affonda l'America, che s'offende e se ne va. Ciao Mindy!So long!é ora di andare, il sole è tramontato dietro al Gigante.

mercoledì 12 maggio 2010

Aspettando il Sonisphere

Sono di ritorno da una rigenerante camminata di un'ora, dopo quattro giorni di pressoché totale immobilità, condizione innaturale causata dallo studio-matto-e-disperatissimo-a-ridosso-dell'esame. In effetti io solitamente me la prendo con estrema calma per giorni, salvo poi trasformarmi in un monolite pensante circa una settimana prima della data fatidica. Al Pik in quella settimana topica è fatto assoluto divieto di distubarmi, e pertanto le mie uniche distrazioni si riducono a qualche salvifica sigaretta fumata in bagno e a qualche pagina di Donna Moderna leggiucchiata di straforo per allentare la tensione di un paragrafo troppo complicato. Oggi, però, mi sono accorta che i vermi avevano cominciato ad aggredirmi, pertanto ho deciso di ristabilire un contatto con la mia dimensione corporea e di lanciarmi, armata di sneakers, tuta e rock nelle orecchie, in una tonificante camminata. All'inizio le rotule non giravano, ma una volta preso il ritmo e corroborata dagli sferraglianti 'Tallica di "Battery", posso dire di aver egregiamente bruciato almeno 500 calorie. Spero.
Tra l'altro.
Tra poco più di un mese si parte per il Sonisphere festival di Zurigo!Lascerò il Pik in mani turistiche per 3 giorni e 2 notti,riappropriandomi temporaneamente della mia giovinezza ormai agli sgoccioli.Caspita, sono agitata come un'adolescente. Sarà perchè a suo tempo l'adolescenza l'ho sprecata tra Viaggi Con I Genitori e Scialbi Sabati Sera Con Rietro A Mezzanotte,sarà perchè a 23 anni sono diventata mamma e mentre qualcun altro andava ai concerti degli Slayer io passeggiavo avanti e indietro per la main street di T. dotata di neonato (Pik ti voglio bene!!!) incontrando ogni dieci metri certe personagge da romanzo rosa tutte puericultrici mancate, pronte a dispensare consigli non richiesti. Comunque. In realtà sono contenta di essere diventata mamma da giovane e lo rifarei 100.000 volte (con lo sconto dei primi 3 mesi però eheheheh), pazienza non aver partecipato al concerto taldeitali, pazienza non aver viaggiato all'estero. No problem. Il mio Pik vale molto di più di tutto questo (e poi a un concerto rock ce l'ho portato, alle 3 del pomeriggio di Halloween a Movieland, sul lago di Garda. La band? Eccheneso,una band locale, ma bravi:D). Comunque, sta di fatto che a 27 anni, età in cui parecchi big del rock avevano già vissuto abbastanza e decisero di saltare il fosso, mi ritrovo ad assistere per la prima volta ad un fastival metal di un certo rilievo (salvo imprevisti ovviamente!.Ok, nel 2005, un paio di mesi prima di restare incinta del Pik, mi ero recata a Tradate a vedere i Sentenced ma c'erano quattro gatti, e non c'eravamo fermati nemmeno per gli headliner, i Saxon...che sfigati, che siamo stati (in ogni caso mi ricordo bene il fragore spappola-timpani, infatti a 'sto giro mi doterò di tappi!). Stavolta sarà diverso, 45.000 persone dicono!Insomma, altro che pogo fiacco da locale di provincia, altro che solite facce annoiate, ci sarà da divertirsi!!!Ora però torno al mio diritto del mercato del lavoro...che si sa che è messo male, ma non basta, sono costretta a conoscere tutti i dettagli dello scempio.

giovedì 6 maggio 2010

Me. Te.

L'agognata immaterialità del pensiero
La collusione di una sigaretta che solleva dall'ansia
L'ingombro del corpo
Il problema di agire
Lo scoccare delle 16.30 che porta con sè quell'appuntamento
Passi cadenzati, di pomeriggio
L'ingenerosità di un bacio non dato
Me. Te.
Il profumo antico di quella prima passeggiata al parco
Il nostro sogno in costume da bagno
Lo spiraglio da cui si intravede un mattino innevato
L'anello che mi mettesti al dito, che ti misi al dito
La scala su cui accolsi il tuo seme
il giorno in bianco e nero che ne seguì
Me. Te.
Istante dopo istante
Dolore annegato dalle onde che sferzano la battigia.
Me.Te.
Una nuova vita