domenica 11 aprile 2010

Una domenica di sole

Bene. il Pik sta meglio. Oggi il Turista ha fatto il suo giro turistico a casa nostra, rallegrando un po' suo figlio e rendendolo orgoglioso dei suoi progressi in bicicletta, prima di lasciare i lidi padani per quelli sudamericani, più attraenti ne convengo. In ogni caso c'è stata una semi-pseudo-riconciliazione con TxS, in quanto ora, perlomeno, ci salutiamo e sopportiamo reciprocamente la vista l'uno dell'altra. Non è cosa da poco. Per Pik era già molto, e i suoi occhioni sorridenti lo dimostravano. Oggi, mentre Pik pedalava in cortile sulla biciclettina regalatagli da suo padre il Turista, pensavo come da fuori potessimo apparire una famigliola felice che si godeva una bella domenica di primavera. Non fosse stato per quelle striature arrugginite a rigarci il cuore, per quegli sguardi sfuggenti a tradire la nostra inquitudine. Per l'innocenza preoccupata del Pik che, al momento di salutare suo padre, si incupisce e chiede:"Papà torni presto vero?" e il TxS che risponde: "Si tesoro mio", ma non si sa quanto presto: una settimana, 15 giorni, un mese? Mesi, anni, scanditi dai suoi arrivi e dalle sue partenze, e la sua assenza ad ingabbiare l'anima, in mezzo.

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